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Il modello metodologico di riferimento è la "comunità di ricerca", un gruppo di insegnamento apprendimento in cui docenti e alunni possano costruire un percorso di ricerca comune attraverso il confronto dialogico in riferimento ai temi ed ai problemi individuati. Il ruolo del docente è quello di generare contesti autentici in cui operare per l’utilizzo della conoscenza; aiutare lo studente a porre domande rilevanti al contesto in cui vive; guidare l’interpretazione delle informazioni; favorire la prova dei propri punti di vista contro punti di vista alternativi, aprendosi ai contributi di progettazione e di feedback degli studenti; sostenere la costruzione del pensiero autonomo e critico, la co-costruzione e la rappresentazione della conoscenza, la condivisione, la contestualizzazione. In particolare, una delle metodologie esperite sarà la Flipped learning; una modalità di insegnamento (supportata da tecnologie) in cui si invertono i tempi e i modi di lavoro, capovolgendo il normale schema e i tempi assegnati al lavoro formativo. Alle fasi canoniche (spiegazione –risoluzione del problema) si sostituirà, in alcuni momenti, l’idea di una lezione/argomenti già preparati e approfonditi, autonomamente o in piccoli gruppi, mentre il tempo in aula sarà utilizzato per attività collaborative, esperienze, dibattiti, laboratori esperienziali ed operativi. Si realizzerà cosi un tipo di processo didattico innovativo che utilizzando anche le tecnologie digitali messe a disposizione gratuitamente dalla scuola, possa garantire una personalizzazione del modo di comprendere con autonomia e soprattutto collaborazione rispettando lo stile di apprendimento di ciascuno. Saranno svolte attività teorico-pratiche-digitali in aula e/o a distanza finalizzate ad acquisire le conoscenze teoriche e, soprattutto, le abilità pratiche necessarie per consentire al discente di operare autonomamente nel settore lavorativo di riferimento e relazionarsi efficacemente con il contesto sociale che lo circonda.